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E se dai vulcani arrivasse un po’ di “fresco”?

Autore: Prof. Adriano Mazzarella -
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
16/06/2009 (letto 3975 volte)

 

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Secondo alcune recenti ricerche, sette vulcani nella regione del Pacifico Settentrionale, due situati in Alaska e cinque in Russia, rischiano di risvegliarsi a breve tutti insieme con eruzioni di grande violenza, a causa dello scontro fra placche oceaniche e continentali. Lo scorso 22 marzo proprio uno dei due vulcani situati in Alaska, il Monte Redoubt, dopo venti anni di quiete, ha eruttato con una serie di violente esplosioni che hanno lanciato grandi quantità di cenere, polvere e gas nell’alta atmosfera. E’ utile ricordare che le eruzioni vulcaniche influenzano notevolmente il clima del Pianeta dal momento che le ceneri vulcaniche, quando raggiungono i 12-13 chilometri di altezza (la cosiddetta stratosfera), rimangono in atmosfera per mesi se non per anni e, spinte dagli intensi venti in quota, si disperdono fino a generare un velo di polveri che ha la capacità di attenuare la radiazione solare incidente.

 

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