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El Niño e le epidemie: attenzione al 2013

Autore: Prof. Adriano Mazzarella -
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
28/07/2009 (letto 6058 volte)

 

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La salute degli uomini è sempre stata condizionata dal clima tant'è che alcune malattie sono tipiche di alcune zone del pianeta e non di altre.
In Perù, in Colombia ed in India, per esempio, le epidemie di malaria, colera, febbre gialla e peste si scatenano più facilmente in occasione della nascita di El Niño (termine spagnolo che in italiano significa il bambino), un fenomeno climatico caratterizzato da un improvviso aumento della temperatura delle acque superficiali dell'Oceano Pacifico tropicale e chiamato così perché di solito inizia intorno a Natale. La dott.ssa Mantilla della Columbia University (USA), sulla Rivista Malaria, ha recentemente pubblicato che un aumento della temperatura superficiale del mare di 1°C comporta un aumento del 20% nel numero di casi di malaria.
E' utile sottolineare che le epidemie si trasmettono attraverso zanzare, zecche, mosche, roditori la cui capacità di riprodursi e di mordere aumenta con la temperatura esterna e che i microrganismi responsabili delle epidemie si riproducono più facilmente a temperature elevate.
A luglio di quest'anno, il sottoscritto insieme ad Andrea Giuliacci, ha pubblicato sulla Rivista Theoretical and Applied Climatology un articolo in cui prevede, attraverso una particolare analisi statistica, la nascita del prossimo El Niño nel 2013. Tale previsione può essere di grande aiuto agli epidemiologi che devono prepararsi a prendere gli opportuni provvedimenti cautelativi specie nelle zone più a rischio.

 

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