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E’ assodato, il virus dell'influenza ama il freddo

Autore: Prof. Adriano Mazzarella -
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
12/12/2009 (letto 5412 volte)

Un gruppo di ricercatori del National Institute of Health, negli Stati Uniti...

 

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Un gruppo di ricercatori del National Institute of Health, negli Stati Uniti, coordinati da Joshua Zimmerberg, hanno esaminato la relazione fra temperatura e virus influenzali. I risultati dello studio, pubblicati nel 2008 su Nature Chemical Biology, hanno dimostrato che le temperature elevate "sciolgono" l'involucro protettivo del virus che muore, non avendo più protezione. Con temperature basse, invece, la barriera protettiva del virus dell'influenza rimane intatta e lo protegge nel suo viaggio fino all'apparato respiratorio dell'uomo; qui la temperatura del corpo è sufficiente a sciogliere la barriera esterna del virus che si trova improvvisamente in un ambiente ottimale per riprodursi e scatenare l'infezione. I virologi hanno individuato queste caratteristiche del virus dell'influenza sfruttando le moderne tecniche di microscopia ottica interferometrica abbinate a tecniche di risonanza. Prima di questi studi, le ipotesi sulla maggiore diffusione del virus in inverno erano molteplici: alcuni sostenevano che dipendesse dal sistema immunitario indebolito dalla riduzione di vitamina D e melatonina sintetizzata dal nostro corpo con l'esposizione al sole, altri invece sostenevano che nel periodo invernale si tendeva a stare in ambienti chiusi dove aumentava la concentrazione delle persone e la probabilità di diffusione del virus. Queste scoperte potranno aprire la strada a nuove azioni di prevenzione utili a contrastare il virus e controllare meglio le stagioni influenzali.

 

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