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EPPURE IL VENTO SOFFIA (E SPESSO FA DEI DANNI)
Autore: Prof. Adriano Mazzarella - Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
05/10/2008 (letto 7707 volte)
Fondamentale è per la vegetazione la funzione del vento. Se ne può ricordare
Eppure il vento soffia (e spesso fa dei danni) (da il Napoli del 4.10.08)
Fondamentale è per la vegetazione la funzione del vento. Se ne può ricordare il ruolo nella fecondazione mediante l’impollinazione che sembra a prima vista un mezzo antieconomico, considerata l’enorme quantità di polline richiesta per l’effettiva moltiplicazione delle piante. Ma al confronto di altri meccanismi, quali quelli che si avvalgono della collaborazione degli insetti e che avvengono a spese di una grande quantità di energia, si tratta invece di in sistema molto semplice ed efficace. Le correnti aeree, inoltre, trasportano a distanza i semi e le spore. Ma non sempre l’azione del vento è benevola: quando è violento spezza i rami e sradica le piante. Nelle fasce costiere le correnti d’aria portano sulle piante la salsedine e la sabbia con effetti nocivi. A certe altitudini, dove il dinamismo dell’aria non è occasionale ma costante, gli alberi cedono il posto ad arbusti bassi, ai tappeti erbosi o ai muschi e licheni. L’azione eolica non è solo meccanica ma essiccante. Questo dà sollievo in estate agli uomini ma danneggia le piante. I contadini dell’Italia del Sud sono soliti costruire intorno ad ogni albero d’olivo un muretto a secco per proteggere la pianta dagli effetti meccanici ed essiccanti del vento e permettere la condensazione dell’umidità notturna. E’ utile ricordare che le pietre utilizzate per i muretti emergono naturalmente dal terreno in base allo stesso principio per il quale lo scuotimento di un secchio di noci fa affiorare quasi miracolosamente le noci più grandi.
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