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Il clima di Dicembre 2009 a Napoli
Autore: Prof. Adriano Mazzarella -
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
05/01/2010 (letto 3846 volte)
Consueto riepilogo a cura del nostro Prof.Mazzarella
Il mese di dicembre è stato caratterizzato da una notevole variabilità climatica, con la prima e l’ultima decade più calda di circa 3°C rispetto alle medie stagionali e con la seconda decade più fredda di circa 1°C. La media mensile delle temperature minime e massime è risultata così di 11.1°C e di 15.6°C, due gradi in più rispetto alle medie del periodo; la quantità di pioggia è stata di 110 mm, in linea con la media. Nella prima e nell’ultima decade, correnti umide meridionali hanno interessato l’intera regione con piogge continue e persistenti; nella seconda decade, una sorprendente e duratura area di bassa pressione sul mediterraneo e un’alta pressione sulla Scandinavia hanno dirottato direttamente sull’Italia e sulla nostra regione masse d’aria fredda siberiana che hanno causato un repentino abbassamento della temperatura e la caduta di neve nelle zone interne e sul cono del Vesuvio, soprattutto nei giorni 20, 21 e 22. A chiusura d’anno, risulta utile riportare il bilancio termo-pluviometrico dell’intero anno. La temperatura media del 2009 è stata di 18.4°C, un grado in più rispetto a quella storica annuale ma sostanzialmente identica a quella degli ultimi due anni; la quantità di pioggia annuale è stata di 1215 mm, 350 mm in più della media annuale. Tali risultati invitano a riflettere prima di lanciare frettolosi ed inutili allarmismi sulla incipiente siccità dell’area mediterranea. Per quanto riguarda la tendenza climatica di gennaio 2010, la prima metà del mese, con la breve eccezione del freddo di domenica e lunedì, sarà caratterizzata da correnti umide meridionali che determineranno una notevole instabilità atmosferica con piogge e temperature superiori alle medie del periodo. Solo a partire dalla seconda metà del mese, la discesa di aria polare marittima, canalizzata verso il bacino del Mediterraneo dagli anticicloni atlantico e siberiano, determinerà un deciso calo delle temperature in omaggio alla tradizione dei cosiddetti “giorni della merla”.
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