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Mare inquinato - Litorale Domitio: Il depuratore di Cuma
Autore: Giuseppe Esposito
25/07/2009 (letto 7456 volte)
La testimonianza di un abitante del posto, nonché fedelissimo frequentatore di Campanialive.it
Ho avuto modo di informarmi sulle vicende del depuratore di Cuma. L'attenzione di massa verso questa specie di mostro inquinante nasce a Giugno 2009 (non che prima fosse considerato un impianto modello), in seguito al famoso sciopero da parte dei dipendenti del depuratore, sciopero durato circa 10 giorni e durante i quali i liquami di tutta o quasi la provincia napoletana sono finiti in mare tal quali, senza subire alcun processo di depurazione.
I dipendenti protestavano, se non ricordo male, per la mancata corresponsione di diverse mensilità, problema già verificatosi in passato diverse volte; stavolta hanno scelto una forma di protesta radicale, spegnendo tutti i macchinari. Dal canto suo qualche dipendente della società "Hydrogest", che si occupa del funzionamento del depuratore, ha affermato che la paralisi dei macchinari si è verificata in seguito ad un black out elettrico avvenuto quando l'agitazione era già in atto e che "semplicemente" i dipendenti non hanno rimesso in moto l'impianto essendo in sciopero!
Rientrata in circa 20 giorni l'emergenza ambientale venutasi a creare in seguito a questi avvenimenti, adesso tutto sembrerebbe essere tornato alla normalità, solo che la normalità, dalle nostre parti vuol dire che:
- Il depuratore è tornato ai livelli di funzionamento soliti, cioè l'impianto adesso depura di nuovo circa il 25% degli scarichi che vi giungono. Difatti si tratta di una struttura senescente ed inadeguata, vecchia di trent'anni e mai rimodernata, data in gestione dalla regione ad una società esterna (la "Hydrogest" appunto), con la quale adesso tra l'altro è in atto un continuo rinfacciarsi le responsabilità della situazione attuale.
Resta in ogni caso il fatto che la maggior parte dei macchinari del depuratore è già inservibile da circa un decennio e l'inquinamento del mare è una novità per noi che fino a ieri eravamo all'oscuro di questa situazione, ma non lo è certo per gli addetti ai lavori.
Adesso sappiamo che quando l'acqua è giallo-marroncino, oleosa e talvolta maleodorante, ciò non è addebitabile alla presenza di un numero esorbitante di bagnanti (il litorale di Miliscola-Miseno arriva ad ospitare in una giornata oltre 60.000 persone, stipate sulla sabbia come sardine...);
- La costa campana è in ogni caso un enorme sversatoio di scarichi abusivi illegali direttamente a mare; solo nei mei paraggi ce ne sono sia a Pozzuoli (dove la situazione quest'anno si è anche aggravata per problemi all'impianto fognario del comune), sia a Monte di Procida, senza sottacere la vergognosa situazione del capoluogo, con scarichi abusivi trovati anche dietro la splendida collina di Posillipo, notizia di pochi giorni fa. Purtroppo il problema è diffuso più di quanto si possa immaginare.
- Il fatto che il mare risulti pulito e balneabile un giorno e sporco all'inverosimile quello successivo è addebitabile per lo più al gioco delle correnti in mare aperto; durante lo scorso weekend, le forti correnti di maestrale hanno fatto giungere i liquami del depuratore di cuma fino ad alcune località della costiera ed anche più a S. Quando le correnti sono il classico SW, a risentirne è invece quasi esclusivamente il martoriatissimo litorale domitio (da diversi anni dichiarato non balneabile in larghissima parte), ed è per questo che i rilievi dell'arpac sembrano dire un giorno una cosa e quello successivo l'esatto contrario.
Spero di essere stato esaustivo.
Giuseppe Esposito.
Resta in ogni caso il fatto che la maggior parte dei macchinari del depuratore è già inservibile da circa un decennio e l'inquinamento del mare è una novità per noi che fino a ieri eravamo all'oscuro di questa situazione, ma non lo è certo per gli addetti ai lavori.
Adesso sappiamo che quando l'acqua è giallo-marroncino, oleosa e talvolta maleodorante, ciò non è addebitabile alla presenza di un numero esorbitante di bagnanti (il litorale di Miliscola-Miseno arriva ad ospitare in una giornata oltre 60.000 persone, stipate sulla sabbia come sardine...);
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