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Tra Re Magi, vecchie Befane ed Epifania
Autore: Prof. Adriano Mazzarella -
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
10/01/2010 (letto 4570 volte)
La festa dell’Epifania (dal greco “manifestazione”) è celebrata il 6 gennaio...
La festa dell’Epifania (dal greco “manifestazione”) è celebrata il 6 gennaio, 12 giorni dopo il Natale: 6 giorni in dicembre e 6 giorni in gennaio. Secondo la religione cristiana, in questo giorno, i re Magi raggiunsero Betlemme ed offrirono doni a Gesù bambino che appunto si manifestò. I bambini attendono il giorno dell’Epifania per collocare nel presepe, davanti alla grotta, le statuine dei tre Re che portano doni misteriosi: simbolo dell’incontro tra Oriente ed Occidente. Ma l’Epifania è anche identificata con la Befana, termine distorto di Epifania, che ha l’aspetto di una vecchia che porta doni ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Nell’antica Roma, nelle 12 notti dopo il solstizio invernale (ogni notte rappresenta un mese dell’anno), i contadini erano soliti propiziare i raccolti affidandosi a magiche figure femminili che, guidate da Satias (dal latino “sazietà”), si alzavano in volo sui campi appena seminati. La Chiesa condannò tali superstizioni ma i contadini non smisero di credere nei magici voli notturni e nacque, così, la tradizione della Befana: una benevole e rinsecchita strega che nel dodicesimo giorno dopo il Natale, volando su una scopa, si cala nei camini delle case per distribuire premi e castighi, come consuntivo dell’anno vecchio e auspicio di un anno migliore, pronta ad essere bruciata per rinascere più forte. E’ ancora molto radicata la tradizione di accendere falò il giorno della Befana e trarre dalla direzione del fumo previsioni per l’anno che arriva.
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